Ass. AQ Caput Frigoris ©fondata nel 2006
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Stazione Ospitata da: Bagni Marcello
Stazione Davis Vantage VUE
Originata su un breve rilievo litoraneo ed estesa lungo la costa adriatica, tra le foci dei fiumi Pescara e Foro, Francavilla al Mare – in provincia di Chieti - ha sviluppato nel corso del tempo, dopo le devastazioni provocate dalla Seconda guerra mondiale, l’attività turistico-balneare ma anche quelle agricole ed industriali, tanto da favorire sia un rilevante aumento della popolazione attiva nel settore terziario, che una forte espansione edilizia. Oltre la fascia costiera di circa 8 chilometri, Francavilla si estende in una vasta zona collinare dove vi sorge la parte più antica della città. Confina a Nord con Pescara, a sud con Ortona e ad Ovest con Chieti, Torrevecchia Teatina e Miglianico. Risulta raggiungibile dall’A14 (da nord: in direzione di Ancona; da sud: in direzione di Pescara), uscendo a Pescara Sud-Francavilla al Mare e proseguendo, successivamente, sulla SP 23. Il toponimo di Francavilla, usato fino al 1863, è il risultato dell'unione di Franca (nel senso di esente da obblighi fiscali) e di Villa (termine latino il cui significato originario era casa di campagna ma che, in età medievale, assunse anche l'accezione di località abitata o paese). La specifica ‘’al Mare ‘’ si rese invece necessaria dopo l'unificazione d'Italia, nel 1861, per distinguere la cittadina da altri centri abitati omonimi. L’abitato – circondato da mura perimetrali e difeso da dodici torri - si costituì, con molta probabilità, in epoca longobarda ed era prevalentemente frequentato da contadini e pescatori. Nel Cinquecento, Francavilla fu data in feudo ai d’Avalos-d’Aquino, mentre nel Seicento fu ceduta ai Caracciolo e, successivamente ai Di Palma. Fu quindi recuperata dai d’Avalos che ne mantennero il possesso fino al termine del XVIII secolo. Nella seconda metà del Cinquecento, conobbe anche l’assedio turco da parte dell’ammiraglio Ottomano Pialì Bassà. Dalla fine dell’Ottocento la cittadina conobbe un grande sviluppo come stazione balneare e come centro culturale grazie all’opera ed alle gesta di Francesco Paolo Michetti che stabilì, nella splendida cornice dell’omonimo convento, il famoso ‘’Cenacolo’’ per gli artisti più illustri abruzzesi come Gabriele d’Annunzio (che proprio qui trovò ispirazione per scrivere ‘’Il piacere’’, ‘’Il trionfo della morte’’ e gran parte de ‘’L’innocente’’). Tra i monumenti e gli edifici storici più importanti di Francavilla risultano, oltre il predetto convento Michetti, anche Villa Olivella, Villa Terra, Villa Ballone, Villa De Medio, Villa Laura, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la Chiesa di San Rocco e la Chiesa di Santa Maria della Croce. Negli ultimi decenni Francavilla al Mare si è estesa notevolmente, congiungendosi alla vicina Pescara e divenendo uno dei centri balneari più attivi e prosperi del litorale abruzzese. Si è spesso fregiata del titolo di ‘’Bandiera Blu’’ - eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Il clima della zona è caratterizzato da stagioni estive mai eccessivamente calde, grazie alla costante presenza della brezza dal mare. Tuttavia, le temperature possono anche raggiungere i 40° C durante le avvezioni da sud-ovest che si manifestano tramite il Libeccio (Garbino, dal termine arabo ‘’Gharbi’’ che significa ‘’occidentale’’). Tale tipo di vento, che generalmente annuncia un veloce cambio di circolazione, si genera a seguito della formazione, al suolo, di minimi barici originati da saccature - molto spesso provenienti dall’Atlantico - che portano tempo avverso (non rari risultano, peraltro, i rapidissimi passaggi dal Garbino alla Bora tanto che, in un arco temporale circoscritto, è facile assistere sia ad un crollo della temperatura, sia ad un incremento dell’umidità relativa, sia ad un’incipiente instabilità atmosferica che concede, poi, probabili precipitazioni). In particolare: il Libeccio, quale vento anabatico (anabasi, dal termine greco ‘’avabatikos’’ che significa ‘’andare in su’’), dopo aver impattato e risalito la parte esposta dei rilievi appenninici laziali ed abruzzesi, si impoverisce progressivamente dell’umidità scaricata con le precipitazioni che ha generato (effetto ‘’stau’’) nel corso del progressivo spostamento verso levante; all’esito della risalita, l’aria, espandendosi in modo adiabatico (cioè senza scambiare nettamente calore con l’ambiente circostante), tende a raffreddarsi. In un secondo momento, il flusso subisce una sorta di ‘’processo inverso’’ generandosi venti catabatici (catabasi, dal termine greco ‘’katabatikos’’ che significa ‘’discendente’’): l’aria, che si comprime e si riscalda, ridiscende la parte non esposta dei crinali fino a raggiungere la zona costiera adriatica con venti secchi e molto miti, talvolta caldissimi. Questa indotta fenizzazione relega sovente, nella parte Est dell’Abruzzo e, quindi, anche nel territorio di Francavilla, cieli sgombri da nubi o, al più, con innocue velature. Gli inverni sono generalmente miti anche se si possono verificare incursioni fredde di aria continentale, capaci di dar vita a fenomeni nevosi anche consistenti. Nella zona monitorata, il fenomeno dei ‘’venti di caduta’’ risulta particolarmente accentuato; esso è propinato dalla presenza delle alte colline (San Silvestro) immediatamente a ridosso della fascia costiera: per tale ragione, nella suddetta porzione di territorio, si possono registrare temperature ben superiori rispetto alle vicine zone di Pescara e Montesilvano. Le precipitazioni medie annue si attestano attorno i 700 millimetri e sono per lo più concentrate fra settembre ed aprile. La siccità estiva, qui, è meno marcata rispetto ad altre contrade mediterranee. La stazione meteorologica di riferimento - Davis VUE – è situata nella parte Nord di Francavilla al Mare, a circa 500 metri dal confine naturale con Pescara Portanuova. La strumentazione è posizionata, nello specifico, presso lo stabilimento balneare denominato ‘’Bagni Marcello’’, ad un’altezza di mt. 5 dal terreno sabbioso.
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