Ass. AQ Caput Frigoris ©fondata nel 2006
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Il borgo aquilano di Villetta Barrea sorge a 990 metri s.l.m., ai piedi dei monti Marsicani del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e, propriamente, sotto la Rocca Chiarano (2.256 m), con il monte Sterpi d’Alto (1.966 m) che si mira di bell’aspetto. A sud spiccano gli incipienti rilievi della catena delle Mainarde, massiccio calcareo dall’aspetto imponente – con vette tra le più alte del Molise - nella cui area sono disseminati alcuni minuscoli paesi, ciascuno con una propria peculiarità, talvolta letteralmente arroccati visi. Villetta è posto accanto al bellissimo lago di Barrea, autentico gioiello incastonato al centro della valle dove il fiume Sangro (corso d’acqua che nasce dal monte Morrone del Diavolo, a 1.602 metri di altitudine - nel Parco Nazionale d’Abruzzo – attraversando Pescasseroli), venendo sbarrato da una diga, ne crea il corrispondente bacino decorando la valle con luminosi riflessi di sole nelle calme acque dello storico fiume che scorre dal tempo pre-romano risalente alle antiche popolazioni sannite delle quali, ancor oggi, è possibile scoprire le antiche vestigia; nel territorio comunale di Villetta Barrea il Sangro riceve due dei suoi primi affluenti: lo Scerto ed il Profluo. Il luogo si presta perfettamente sia ad un turismo di ricerca che ‘’stanziale’’ grazie all’autenticità degli scenari e delle tradizioni secolari ma anche perché permette agevolmente di scoprire e conoscere i villettesi itinerari naturalistici e culturali: la splendida pineta di pinus nigra (conifera della famiglia delle Pinaceae perfettamente ambientatasi in tale parte montuosa del Mediterraneo), ad esempio, suscita nel turista emozioni indimenticabili. Numerosi e parimenti interessanti gli itinerari offerti, ad esempio, sia dalla visita presso la vicina Riserva Naturale della Camosciara – lungo la strada che collega Villetta Barrea a Pescasseroli – sia dall’escursione alla sorgente della Montagnola, passando dai ruderi della “Stazzo della Montagnola” per giungere sull’omonima cima a 1.939 metri, sia, inoltre, dal sentiero naturalistico che da Villetta Barrea dirige verso Torrente Profluo-Fonte delle Felci lungo la fascia pedemontana della Serra Chiarano (percorso molto interessante per via dei variegati aspetti che offre potendosi ammirare splendide siepi di biancospino di prugnolo e di corniolo). In passato, la principale fonte di sostentamento dell’economia locale era affidata alla pastorizia transumante la cui crisi, insieme all'incremento demografico, contribuirono ad accrescere il fenomeno dell'emigrazione oltreoceano; dell’epoca ‘’contemporanea’’ si ricorda che durante la seconda guerra mondiale, a soli 5 chilometri da Villetta Barrea, si assestò il fronte della linea ‘’Gustav’’ (linea fortificata difensiva approntata - con disposizione di Hitler del 4 ottobre 1943 - dall'organizzazione Todt durante la campagna d'Italia – il nome deriva dallo spelling della lettera ‘’g’’ nell'alfabeto tedesco). Riguardo al paese, mentre la parte principale è ricca di attività commerciali e servizi turistici, il centro storico regala ai visitatori, nella sua parte alta, la possibilità di immergersi in angoli suggestivi con meravigliose vistelago e con l’abbraccio delle montagne che custodiscono gelosamente abbandonanti forme di flora e fauna in un contesto incontaminato anche se più antropizzato. Tra le bellezze storico-artistiche ed architettoniche da visitare spiccano la Chiesetta di San Sebastiano (su un tratturello che dalla costa del monte Mattone scendeva verso il rione Castello), la torre medioevale (della quale si conservano scarse testimonianze scritte appena sufficienti ad ipotizzarne la funzione originaria e l’inquadramento cronologico), la Chiesa di San Michele Arcangelo (sita nel Cimitero, nella località dove una volta c’era il Monastero di Sant’Angelo in Barreggio), il Palazzo Fontana (primo esempio dell’espansione edilizia del borgo verso la valle del Sangro) e la casa natale di Benedetto Virgilio (poeta bifolco, di umili origini ed autodidatta, che nacque a Villetta trascorrendovi probabilmente l’infanzia). Da concedersi, inoltre, le visite al ‘’Museo dell’acqua’’ (ove ammirare sia una riproduzione a grandezza naturale dell’originale tramoggia in legno e delle macine, sia un percorso pittorico che conduce alla scoperta delle zone umide, dei grandi laghi naturali e di quelli artificiali), al ‘’ Museo della Transumanza’’ (luogo di studio e di documentazione del fenomeno della pastorizia transumante in cui è possibile prendere parte al laboratorio didattico del gusto e del paesaggio) ed al ‘’Museo della Torre Medievale’’, nel quale sono custoditi diversi pezzi di arredo dell’antica Chiesa di Santa Maria Assunta, distrutta dal terremoto della Marsica del 1915. La località è raggiungibile tramite l’autostrada A24/A25 (uscendo ai caselli di Aielli/Celano o Pescina - a seconda delle provenienze – e percorrendo la SS 83 attraverso il passo del Diavolo o, in alternativa, la SP 17 attraverso Bisegna), tramite l’A2 (superando il casello di Ferentino, proseguendo sulla superstrada 214 con uscita a Sora e proseguendo per Forca d’Acero) oppure sempre tramite l’A2 uscendo, però a Caianello, per proseguire dapprima sulla SS 85 per Venafro, successivamente sulla strada a scorrimento veloce per Rionero Sannitico ed infine sulla SS 83 attraverso Alfedena. Con riferimento alla specificità delle condizioni climatiche, Villetta Barrea non si discosta molto rispetto alle caratteristiche inerenti il territorio di Civitella Alfedena, anche se la zona monitorata è posta circa 150 metri più in basso rispetto a tale ultimo Comune; tuttavia, l’effetto dell’inversione termica appare notevole in quanto, oltre a trovarsi al centro di una valle, il luogo risente dell’umidità del lago che favorisce, soprattutto durante i mesi autunnali ed invernali, la formazione delle nebbie. I venti di tramontana, durante le fredde irruzioni da nord-est, soffiano con impeto soprattutto perché incanalati nel vallone di passo Godi (valico - nei pressi del quale è presente, già da molti anni, una stazione meteorologia marchiata Caput frigoris - a 1.630 metri di altezza, che costituisce una naturale via di transito tra l’alta valle del Sagittario e l’alto Sangro). Forti le gelate da inversione termica, dunque, che si manifestano già nei mesi tardo autunnali, certamente in quelli invernali e saltuariamente anche in primavera. Quanto alle nevicate, risultano leggermente inferiori rispetto a Civitella Alfedena, per quanto la zona riceva comunque precipitazioni in misure medie sia da ovest che da est (nevicate importanti appartengono al 2012, con oltre un metro di manto, nonché al lontano ma indimenticabile 1956). Piacevoli i periodi primaverili, tiepidi e profumati, quelli variopinti tardo autunnali (caratterizzati dai bramiti dei cervi in amore), ma anche quelli ‘’caldi’’ e verdeggianti estivi, con temperature massime difficilmente superiori ai 33-34° C (sotto l’egemonia dell’anticiclone africano) ovvero ai 30° C (quando a dominare, invece, sono strutture anticicloniche azzorriane). La stazione meteorologica di rilevamento è una Davis VUE, installata presso il ristorante ‘’Il Pescatore’’.
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