Ass. AQ Caput Frigoris ©fondata nel 2006
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Il versante settentrionale del massiccio del Gran Sasso presenta in generale dislivelli molto notevoli, localmente superiori ai 1500 m rispetto alle colline sottostanti, con pendenze spesso molto ripide o addirittura verticali con locali strapiombi, a differenza del versante meridionale dove i pendii sono solo localmente ripidi ed i dislivelli sulle vallate sottostanti raramente superano i 1000 m. I gruppi del corno Grande e del Corno Piccolo, che oltretutto costituiscono le due vette più alte del massiccio, a maggior ragione sovrastano verso nord le vallate sottostanti ove si trova lo sbocco del traforo del Gran sasso sul versante teramano. Il vallone delle Cornacchie che separa i gruppi dei due corni si sviluppa tra 2000 m circa ed i 2547 m della Sella dei Due Corni, ed è costituito da un aspro ambiente di alta quota ove si alternano prati, ghiaioni e molto diffusamente grossi massi accatastati di duplice provenienza, da frana diretta dalle imponenti pareti sovrastanti e da trasporto ad opera degli antichi ghiacciai che riempivano il vallone durante le ultime glaciazioni. Il rifugio Carlo Franchetti, quota 2433, si erge su un costone roccioso all'interno del Vallone delle Cornacchie, sul versante nord del Corno Grande (m 2912, vetta più alta degli Appennini) e subito dirimpetto al versante est del Corno Piccolo (m 2655, seconda vetta del massiccio del Gran Sasso). Per la maggior parte dell'anno risulta circondato da nevai che in alcuni casi risultano perenni, mentre è poco distante il Ghiacciaio del Calderone (poco più di 200 m sopra, sullo stesso versante su cui si erge il rifugio), di cui si parla più diffusamente nella apposita sezione del sito dell'Associazione, alla voce "glacionivologia". Il sito è soggetto ad intense precipitazioni, prevalentemente nevose per la maggior parte dell'anno con la sola esclusione dei 3 mesi estivi, quando tuttavia intensi temporali anche accompagnati da grandinate e forte vento possono improvvisamente svilupparsi. Anche nei mesi estivi, sia pure non frequentemente, è possibile assistere ad episodi nevosi (di norma 1 episodio ogni 3 - 5 anni). I venti possono essere anche tempestosi e superare più volte i 100 km/h, mentre le temperature normali si aggirano attorno ai -10 in inverno e +10 in estate, con picchi invernali estremi di -20 durante le avvezioni più fredde orientali e rari picchi estivi estremi di +20 durante le ondate di caldo africano più intense. Pertanto le temperature medie annuali normali del sito sono prossime o poco superiori allo zero, condizione che, insieme alle precipitazioni abbondanti, ben spiega l'innevamento persistente e la presenza del ghiacciaio che sovrasta il rifugio a poca distanza.
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L'Aquila, AQ
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