Castiglione a Casauria (Castiglione alla Pescara fino all’anno 1.863) è un piccolo borgo fortificato, di circa 1.000 abitanti, in provincia di Pescara, a 350 metri di altitudine. Fa parte della Comunità montana Vestina.
Si distende su un crinale a nord dell’omonimo fiume, non lontano dal valico di Tre Monti e dall'antico tratturo "Centurelle-Montesecco". Il territorio, compreso nell'area del Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, concede case raggruppate e strette - attorno all'antica chiesa conventuale di San Francesco – che donano un aspetto molto suggestivo alla località.
L'assetto urbano conserva caratteristici edifici con pregiati portali e finestre in pietra, che chiudono il centro storico fortificato dalla punta triangolare del Castello (detto Palazzo De Petris-Fraggiani dal secolo XVIII), offrendo l'incanto della celebre Abbazia di San Clemente - uno dei più insigni monumenti medievali non solo della regione Abruzzo - che conserva la facciata romanico-gotica.
La sua storia è legata al Monastero di San Clemente a Casauria, al confine con il comune di Torre de' Passeri. Fu fondato nel 981 dall'Abate Casauriense Adamo, che recinse di mura un territorio già occupato sia da ricoveri per animali che dai cosiddetti "castelletti" o "castiglioni" (da cui il nome del borgo), cioè le capanne di pietra a secco usate dai pastori come stalli notturni, collocando nel nuovo abitato gli abitanti provenienti dagli antichi insediamenti di Vico Pennense, Gemmeto e Cervarano (oggi Cerbarano). Quale presidio fortificato normanno fu scelta una torre di avvistamento (oggi Palazzo De Petris).
Comunemente a numerosi borghi abruzzesi, anche Castiglione a Casauria è legato a proprie tradizioni. Le feste più importanti ricorrono, nello specifico, il 3 e 4 febbraio (festa di San Biagio e San Emidio) con la ‘’sagra del moscatello e della ciambella’’, manifestazione enogastronomica istituita dagli anni ’70 e da sempre motivo di grande partecipazione a livello regionale; il 14 agosto (San Rocco) ed il 14 settembre (festa della Madonna della Croce).
La stazione meteorologica di rilevamento è una Davis Vantage VUE. La zona di riferimento presenta, in sostanza, un clima di tipo continentale, con estati calde (in cui sovente si registrano temperature over 35° C) ed inverni che, pur se non particolarmente rigidi, determinano talvolta temperature minime inferiori agli zero gradi in occasione di nottate con ventilazione scarsa o, meglio, assente.
Stante la non eccessiva distanza dal mare Adriatico (la città di Pescara è situata a meno di 50 km), le precipitazioni risultano favorite dalla frequente umidità: gli apporti pluviometrici si attestano, infatti, sui 1.000 millimetri medi annui. Non rari, nel corso della stagione estiva, i temporali di calore.
Caratteristica peculiare della zona monitorata è, comunque, la ventilazione sostenuta considerata la particolare collocazione geografica ad oriente rispetto alle Gole di Popoli o di Tremonti, situate all'estremità nord della Valle Peligna ed attraversate dai fiume Pescara e Tirino.
E’ una zona perennemente battuta dal vento per la posizione centrale rispetto alle valli del Pescara, dell'Aterno e del Sagittario; in passato era detta anche "Chiave dei Tre Abruzzi" poiché il possessore delle "Gole di Tremonti" poteva, a suo piacimento o secondo la sua forza, bloccare o sbloccare le uniche arterie viarie che mettevano in comunicazione l'Adriatico con il Tirreno attraverso le tre province abruzzesi.
In ragione di tale particolare caratteristica offerta più in generale dall’orografia, nell’anno 1998 hanno avuto inizio i lavori - integrati nel 2006 e nel 2009 - per la realizzazione del Parco eolico di Tocco Da Casauria, sito al confine tra il Parco Nazionale della Majella e quello del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
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