Ubicazione geografica Ubicazione fisica
  • Latitudine
  • 42,37 Nord
  • Altezza termoigrometro
  • 200 cm
  • Longitudine
  • 13,26 Est
  • Schermatura
  • Schermo Davis passivo
  • Altitudine
  • 730 metri s.l.m.
  • Tipologia
  • Campagna
  • Posizione del luogo
  • Valle
  • Terreno
  • Prato erboso rado
  • Clima
  • Df scala Koppen
  • Altezza anemometro
  • 300 cm
    Strumentazione
    Stazione Davis Vantage Pro 2 Wireless
    Descrizione morfologica e climatologica della località

    Scoppito è un centro dell’entroterra appenninico abruzzese, distante circa 13 chilometri dal capoluogo di Regione, con abitato storico a 820 metri s.l.m.; confina con le frazioni aquilane di Sassa e Preturo, con il Comune di Tornimparte e con la Regione Lazio. Il territorio comunale - che si sviluppa nella parte nord occidentale della conca aquilana, lungo la SS 17 dell’appennino abruzzese, nel tratto tra L’Aquila e Rieti - è sovrastato dal gruppo del monte Calvo (vetta, di 1.901 metri, raggiungibile da diversi itinerari scialpinistici), è ricompreso nella comunità montana Amiternina ed è costituito da 13 frazioni, quasi tutte di piccola dimensione dal punto di vista demografico. La zona pedemontana, non morfologicamente impegnativa, ha permesso l'insediamento, nel tempo, di numerose piccole e medie imprese. Ampia la possibilità di escursionismo e di sci escursionismo/alpinismo presso le montagne circostanti. Circondato da montagne, che annunciano l’inizio della catena del Velino–Sirente, il territorio è dominato, a nord-ovest, dal monte Calvo appunto, cosparso di boschi di querce, roverelle e faggi, mente a sud ovest corrono i boscosi monti di Tornimparte; fra essi, la Piaggia (1627 metri) ed il monte Orsello (2042 metri), primo rilievo di spessore del Velino. A est-nord est, il gruppo del Gran Sasso. Tra le aree naturali presenti nel circondario spiccano il parco naturale di Sella di Corno (la cui ascesa fino alla cima di 1.005 metri, non particolarmente impegnativa, è praticata soprattutto nel periodo estivo grazie ad un itinerario tranquillo e di media difficoltà) ed il parco naturale di monte Calvo (cima panoramica che offre una bella veduta sulla sottostante conca aquilana e su molti dei principali gruppi montuosi dell’Appennino Centrale - dal Gran Sasso al Terminillo, dal Velino ai Sibillini). Tra le frazioni di Civitatomassa e Madonna della Strada, durante lo sbancamento di un piccolo rilievo argilloso, è stato rinvenuto, nel marzo 1954, il celebre scheletro fossile di un “Mammuthus meridionalis” (altrimenti noto come elefante meridionale). Si tratta di una specie estinta - originaria dell'Asia Minore - che entrò in Europa nel Pleistocene inferiore, diffondendosi nel territorio della penisola italiana all'inizio del Quaternario. Scoppito fu fondata dai Sabini, presso l'attuale contrada Vigliano, con successivo trasferimento della popolazione presso Amiternum. In età medievale il borgo fu costruito ex novo, con mura di fortificazione, seppur scosso successivamente dai terremoti del 1461, del 1703 e, più di recente, dell’anno 2009. Le vicende di Scoppito si intrecciano in età romana con quelle della città di Amiternum e, in particolare, con l’antica Foruli - l'attuale frazione di Civitatomassa (insediamento, posto sul colle dove sorge oggi il paese, testimoniato sia da ritrovamenti di materiale archeologico che dalla presenza nella piazza principale di una conserva idrica). Tra le architetture religiose meritano menzione: la Chiesa di San Giacomo apostolo - situata lungo via Amiternum - l’Abbazia di San Bartolomeo Apostolo - posta fuori dal centro, in contrada Casale - la Chiesa di San Giovanni in Civitatomassa - ubicata nella contrada omonima - la Chiesa di San Valentino, la Chiesa di Santa Maria in Fontepianura e la Chiesa di Sant'Andrea Apostolo, molto antica per quanto perfettamente conservata. Il clima dell’area monitorata è tipicamente montano, con inverni freddi ed estati oggigiorno anche calde, visto il cambiamento climatico in atto. Durante la stagione fredda, le nevicate più consistenti giungono da nord ovest, dalla Porta di Carcassonne - quello che tendenzialmente viene chiamato “Rodano” – con figura barica che, però, sembra quasi scomparsa nell’ultimo decennio [un tempo, con la circolazione che dava luogo a queste correnti, il valico di Sella di Corno riceveva quantità copiose di precipitazioni nevose divenendo passaggio obbligato delicato, per chi dovesse andare o tornare da Roma, quando la Autostrada A24 ancora non era stata costruita]. Con le correnti da nord est, Scoppito risente sicuramente del vento - che spesso giunge rafficoso quando nel teramano sta magari anche nevicando intensamente - ma sono poche le volte in cui le precipitazioni si mostrano accentuate perché la località è riparata dai monti della Laga e dal Gran Sasso. Fattori importanti per l’area in questione sono le brinate notturne, molto diffuse, con temperatura che sovente scendo al di sotto delle due cifre negative! Con la primavera non sono da escludere dei ritorni del freddo, talvolta accompagnati da brinate anche dannose: in qualche caso, le recrudescenze si manifestano fino a maggio, con la neve che può fare la sua ricomparsa. Logicamente, le belle giornate divengono però incipienti, con temperature che raggiungono già valori superiori ai 30 °C; di contro, fanno capolino dei temporali pomeridiani. L’estate è calda (le massime nell’anno 2017 hanno sfiorato i 40 °C), mentre le notti risultano fresche sfruttando, la località monitorata, la specifica estensione in una conca di montagna. Frequenti sono i temporali di calore, che in questa zona si verificano spesso nei pomeriggi accompagnati anche da manifestazioni grandigene. L’autunno è molto bello, per i colori offerti dai boschi del Calvo e dei monti tornimpartesi, specie nelle assolate giornate ottobrine. Le prime piogge di stampo autunnale, quando entrano da ovest passando dalla Sella di Corno, lasciano buoni millimetri accumulati nella zona. Le gelate iniziano invece sempre più in ritardo a causa dei cambiamenti climatici cui si sta assistendo. La pluviometria media annua si attesta intorno ai 1000 millimetri che, talvolta, possono anche essere oltrepassati. Rispetto a mezzo secolo fa, tuttavia, le precipitazioni hanno subito un evidente ridimensionamento. Le rilevazioni meteorologiche sono assicurate da una stazione Davis Vantage PRO2, posizionata ad un’altitudine di 730 metri s.l.m..

    Foto

    Visuale verso ovest sulla stazione meteo