Posta nel cuore dei Colli Albani, alle pendici del Monte Cavo (949 metri s.l.m.), Rocca di Papa si sviluppa ad un’altitudine compresa tra 680 e 800 metri circa, determinando, per ciò, all'interno dello stesso paese, dei microclimi differenti. Il territorio comunale è il terzo dei Castelli Romani per estensione, preceduto solo da Velletri e Lanuvio.
Nonostante il centro storico, che sorge su una rupe tufacea, non conservi l’originario fascino antico, Rocca di Papa resta una frequentata, tranquilla località di soggiorno. L’intenso sviluppo edilizio avvenuto nel dopoguerra e che ha interessato anche i vicini Campi di Annibale, posti nella parte più alta di questa porzione di territorio, ha visibilmente condizionato la zona, ormai urbanizzata.
E’ poco distante dalla Capitale, posizionata nella parte più alta dei Colli Albani e formalmente compresa nell’area del Parco Regionale dei Castelli Romani, avente una superficie di 9500 ettari circa, che ospita fitti boschi di castagni, noccioli, aceri e faggi nelle zone più elevate ed esposte a nord nonché alberi di lecci sui versanti che si rivolgono verso la pianura costiera.
Rocca di Papa si trova, di fatto, in un'area soggetta anticamente all'attività del Vulcano Laziale di cui Monte Cavo ne è stato il principale cono nella cosiddetta "seconda fase" della sua esistenza: in questo periodo, in particolare, si sono formate alcune tra le montagne più alte del territorio come, per esempio, Colle Jano (938 metri s.l.m.). Non lontano il Maschio delle Faete (960 metri s.l.m.), cima principale della catena dei monti omonimi.
Meta turistica sin dal tardo Settecento, quando era inclusa nel cosiddetto Grand Tour d’Italia, Rocca di Papa ha ospitato innumerevoli personaggi della storia, della letteratura e delle scienze (Johann Wolfgang von Goethe, Hans Christian Andersen e Guglielmo Marconi, il quale utilizzò gli spazi dell’Osservatorio Geodinamico per i suoi esperimenti sulla radiofonia); il comune conserva pressoché intatto il suo fulcro urbanistico medievale, mostrando nettamente l’evoluzione dell’abitato dall’alto, ovvero dalla Fortezza Pontificia, verso il basso.
Il toponimo "Rocca di Papa" lascerebbe supporre che la fortificazione medioevale attorno a cui si sviluppò l'abitato abbia avuto a che fare direttamente almeno con un papa. Secondo la tradizione, peraltro priva di fondamento, presso gli adiacenti Campi di Annibale (da taluni posti in relazione con il nome della famiglia Annibaldi), si sarebbe accampato Annibale prima di muovere contro Roma.
Numerosi risultano gli eventi e le manifestazioni che si tengono nel corso dell’anno. Tra essi si ricordano: la Sagra delle Castagne - che si tiene, dal 1979, durante il terzo fine settimana di ottobre; la Mangialonga, una corsa non competitiva tra i boschi rocchigiani con numerose soste durante le quali gustare i prodotti tipici del territorio; le celebrazioni della Madonna del Tufo.
Caratterizzata da un clima mediterraneo, temperato marittimo, Rocca di Papa presenta estati miti - con una media di 22 °C, 7 gradi circa in meno di Roma – ed inverni piovosi e freddi - con una media di 4 °C - allorchè le temperature non di rado scendono sotto lo zero, potendosi verificare anche dei fenomeni a carattere nevoso (gli ultimi, di relativa intensità, si sono avuti nel 2003, nel 2010 e nel 2012).
La temperatura media annua (periodo di osservazione dal 1961 al 1990) è di 13°C circa. La presenza del vicino Mar Tirreno influenza comunque il clima dell’area con frequenti depressioni atlantiche, favorite dall’innescarsi di un regime di venti umidi e miti di Scirocco e Libeccio, soprattutto nel semestre invernale.
Durante l'estate prevalgono regimi alto-pressori con tempo stabile e, sempre più spesso, lungamente duraturo e siccitoso. L'intero territorio del Colli Albani è comunque diviso in aree che fanno parte del cosiddetto "recinto esterno" (da Grottaferrata fin quasi a Velletri) ed aree che invece rientrano nel "recinto interno" (crateri di Nemi, di Albano e dei Campi di Annibale).
Durante la stagione invernale l'area è interessata anche da masse d'aria fredde, con venti di Tramontana e Grecale.
Il valore termico medio dei mesi più freddi - per Rocca di Papa - annulla, di fatto, la differenza di altitudine rispetto a Roma (complici anche le numerose inversioni termiche cui il Lazio è soggetto nel periodo invernale e che porta stazioni collocate in pianura a registrare valori di temperatura inferiori rispetto ad analoghe stazioni poste invece in quota); la differente altezza si nota invece con espresso riferimento ai valori medi massimi.
La piovosità media annuale, che normalmente supera i 1000 millimetri, è influenzata tanto dai temporali di calore estivi che si sviluppano nelle adiacenti aree montane, quanto dalle precipitazioni – più diffuse – che si verificano durante la stagione autunnale.
La stazione meteorologica di riferimento è una Davis Vantage VUE èd è stata posizionata, presso la frazione ‘’Campi di Annibale’’, sul tetto di una civile abitazione, sulla prospicenza di un palo telescopico.
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