Ubicazione geografica Ubicazione fisica
  • Latidudine
  • 43° 26' Nord
  • Altezza dal suolo
  • 300 cm
  • Longitudine
  • 13° 21' Est
  • Schermatura
  • Schermo Davis Passivo
  • Altitudine
  • 270 metri s.l.m.
  • Tipologia
  • Urbana
  • Posizione del luogo
  • Collina
  • Terreno
  • Tetto
    Strumentazione
    Stazione Davis VP2
    Descrizione morfologica e climatologica della località
    È difficile dire con precisione quando il paese di Filottrano sia sorto, ma si può senz'altro affermare che le sue origini possono risalire addirittura al V-VI millennio a.C.[senza fonte] Successivamente, nel VI secolo a.C., i Galli Senoni si stanziarono perfino a Santa Paolina, ove venne rinvenuto un importantissimo sepolcreto, tra i più interessanti d'Italia (v. Elmo di Filottrano). In epoca romana, venne costruita la colonia di Veragra presso l'attuale Fratte, ma l'insediamento venna saccheggiato e distrutto nel 568 d.C. dagli ostrogoti. Le prime fonti certe sulla fondazione di Filottrano risalgono al 1187 per opera di Papa Gregorio VIII, le quali danno la certezza di una reale esistenza già in quegli anni di Filottrano. Etimologicamente "Fillottrano" è la sintesi della formula "Mons Philiorum Optrani", Monte dei figli di Ottrano, che la leggenda vuole sia il fondatore longobardo della città. I filottranesi nel Dopoguerra eressero una statua in suo onore che posero nella piazza principale, Piazza Mazzini. In principio Montefilottrano era solo un piccolo "oppidum" che fu con i secoli ingrandito sempre più. Nel corso dell'Alto prima e del Basso medioevo poi le abitazioni cittadine e le fortificazioni vengono ampliate, si notino al riguardo le mura castellane del XIV secolo ca. In quel tempo l'economia era dedita soltanto all'agricoltura come dimostrano la fitte rete di grotte sotto il paese, le quali servivano per tenere le provviste in tempo di carestia, di guerra o di particolare siccità. Le grotte non sono visitabili, sebbene in alcuni locali si possono vedere il punto in cui si entrava. Sempre in epoca medievale Filottrano venne coinvolta nello scontro tra Guelfi e Ghibellini e per ragioni sia di confine che di interessi politico-religiosi alle vicine Cingoli (Cingulum) e Osimo (Auximum), come attesta la famosa festa medievale dello "Stivale", che rifa rivivere un'aria molto suggestiva e affascinante di quei tempi. Un posto di notevole importanza assume il grande monastero di Storaco (XII-XIII secolo ma forse i primi insediamenti risalgoo anche a sei secoli prima), oggi non più esistente, ma fonti possono confermare che per le popolazioni limitrofe era un importante punto di pellegrinaggio. La leggenda vuole che il castello e il monastero siano stati abbattuti per ricavarne i mattoni necessari alla costruzione del paese. A causa di eventi bellici la chiesa restante è stata in parte danneggiata e oggi è stata purtroppo completamente abbandonata avendo la classe dirigente trascurato sicuramente il suo valore storico e artistico (di notevole considerazione) Montefilottrano era circondato diciamo, da molti altri "castelli" che da autonomi passarono sotto la soggezione del "castrum" più grande per importanza e per la favorevole posizione più elevata. Notevole importanza strategica ricopre la posizione in cui il paese si trova, tanto che fu un caposaldo che permise la risalita degli Alleati verso la liberazione del Centro e Nord Italia. Infatti tra il 1 e il 9 luglio 1944 vi si combatté la "Nembo" , che indubbiamente fu una delle più eccellenti operazioni del C.I.L. ad è ancora viva nella mente degli abitanti. Con il primo Dopoguerra e l'età del benessere il paese crebbe sotto ogni punto di vista: da quello demografico a quello economico.
    Foto



    Visuale installazione stazione meteo Davis VP2